Recco

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martedì 9 dicembre 2014

LA MASKIROVKA

Con tempi e modi sospettissimi ecco che spunta fuori l’idea di pedonalizzare una bella fetta del centro di Recco.
Padrino politico, lo stesso assessore che non più di una decina di anni fa ci ha fatto spendere una milionata di euro per realizzare un piano del traffico anni ’50.  Piano che è servito solo a rendere la vita molto più difficile ai pedoni.
Cambiare idea è un diritto. Nel nostro caso, però, più che  un’ illuminazione sulla via di Damasco c’è probabilmente il desiderio di intraprendere quella per Genova nella prossima primavera...
Qualche piccolo dubbio sembra, però, lecito.


Il primo è  che l’idea, come è stata presentata, non sta in piedi.
Pedonalizzare piazza Nicoloso, piazza S. G. Bono e parte di via Roma è, in sé, un’ottima idea. Prima di realizzarla, però, bisognerebbe risolvere il problema del traffico e – soprattutto – quello dei posteggi.
Sono due questioni che l’attuale amministrazione non è mai stata in grado di affrontare.
Lo stesso assessore che oggi si presenta come “patron” di questa operazione, nello scorso mandato ha permesso che le sole aree utilizzabili per la realizzazione di posteggi pubblici a rotazione venissero, invece, destinate alla costruzione di box privati (campo da calcio della parrocchia, area marmista)

Il secondo è:  questa idea non fa parte del programma di Dario Capurro (che ad oggi pare sia ancora il sindaco).
Le elezioni ci sono state non sei anni, ma sei mesi fa. Prima del voto c’è stata una campagna elettorale.  Di tempo per tirar fuori proposte e progetti, lì, ce n’era a bizzeffe.
Il nostro assessore è stato eletto in una lista nel cui programma di questa idea non c’è la benché minima traccia.
Come d’altronde c’è scritto che di supermercati di più di 250 mq non se ne parla proprio (e la Coop sarebbe solo 6 volte più grande).
Insomma, come al solito, nella visione politica di Capurro, Buccilli e Rotunno i programmi sono solo uno specchietto per le allodole.
Una volta presi i voti, come in tutte le precedenti occasioni, il programma di carta è sostituito da quello vero: che è ben diverso.

Il terzo ed ultimo dubbio è quindi quello classico: perché? E perché proprio ora? Cosa è cambiato?
E’ tutto molto evidente: di nuovo c’è il progetto COOP che ha provocato un certo malcontento tra gli operatori.
I commercianti di Recco sono totalmente contrari all’apertura di un altro supermercato di 1500 mq a quasi un km. di distanza dal centro di Recco.
La loro reazione è stata dura.
Quindi l’amministrazione ha bisogno di indorare la pillola.
E allora ecco che muove le sue pedine. La prima mossa la fa fare ad un grosso costruttore locale, esponente di primo piano di Forza Italia. Gli si affianca, subito, il leader storico della ristorazione recchese, anche lui, da sempre,  “di area”.
Utilizzando il nome di questi prestigiosi amici, si convoca qualche altro personaggio di primo piano dell’imprenditoria locale, ed ecco che parte la maskirovka (nella dottrina militare sovietica, una serie di azioni di inganno e disinformazione per distrarre gli avversari dai propri veri obiettivi).
Ma non tutte le ciambelle riescono col buco. Ed infatti le dichiarazioni sui giornali sono esilaranti. Si parla di un “pacchetto” di interventi: abbiamo stabilito le nostre priorità: zona verde pedonale, il nuovo volto del nostro paese, poi c’è l’area ex IML con la piscina A seguire la Coop.
Insomma secondo l’articolista, Gianni Carbone, Angelo Barreca, Maurizio Tossini e Gabriele Volpi ci stanno dicendo che la realizzazione della COOP è tra le loro priorità.
Si tratta una benedizione che serve a dare credibilità e copertura anche mediatica ad un’iniziativa che i veri interessati, cioè i piccoli commercianti stanno combattendo.
Invece che difenderla, l’Amministrazione crea un diversivo e per renderlo credibile mette in campo pezzi da 90.
Vedremo se queste persone, che hanno deciso o permesso che il loro buon nome venisse associato a questa manovra avranno la forza di imporre che dalle chiacchere e dai jpeg si passi ai fatti.
Stavolta, la figuraccia sarebbe anche la loro.

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